La Figura Professionale del\della Latte Artist
Oggi in Italia, dopo che abbiamo anche noi vinto un Mondiale di Latte Art a Berlino nel 2019 con Manuela Fensore, la figura del latte Artist viene sempre più vista in modo positivo e una skills fondamentale per ogni barista.
Ma vediamo chi si nasconde dietro a questa professione, abbiamo un Barista con una forte propensione all’arte alla creazione , di figure in tazza a volte capolavori paragonabili a grandi artisti e pittori del passato. Alcuni di voi si Ricordano L’indiano di un Latte Artist come Um Paul, oppure L’Aquila o il Cobra di Matteo Beluffi o i vari capolavori della nostra Campionessa Mondiale Manuela Fensore che in un intervista a Milano Coffee Festival diceva :
Bè sono una ragazza che si diverte a cercare e ricercare figure e creazioni per poi riportarle in una tazza o da cappuccino o da espresso, perché è una cosa che mi piace tanto come l’arte in generale. Mi stuzzica molto di più riuscire a disegnare con solo l’utilizzo della lattiera.
Indubbiamente rappresenta un po’ uno stile di vita differente. E’ una passione che mi ha tirato fuori da un periodo veramente difficile e nonostante tutto – perché penso ci siano problemi di alti e bassi per chiunque – continua ancora oggi ad aiutarmi. E’ una passione che credo che difficilmente mollerò, per il semplice fatto che mi estranea da ciò che sono e dalle problematiche della vita. Anzi…le verso in una tazza sotto forma di arte ma non in un modo troppo triste perché non mi piace, ma preferisco sempre quella linea sottile tra realtà e fantasia.
Indubbiamente mai mollare un sogno come raggiungere un palco molto ambito – che penso sia il sogno di qualsiasi competitor- e mai mollare l’allenamento anche quando si è stanchi. La costanza e la dedizione ci devono essere sempre, è lì che si vede quando si ha passione. Indubbiamente non bisogna essere eroi, bisogna un minimo sfiorare l’idea del sacrificio. Se si fa allora si sfiora anche l’idea di potercela fare. Non è scontato e l’ho provato sulla mia pelle. Bisogna prepararsi alla perfezione per riuscire ad essere anche quel poco meno perfetti in gara per poi riuscire a raggiungere il proprio obiettivo. Purtroppo l’emozione gioca brutti scherzi!